Nome
con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco , nato
a Castelfranco Veneto forse nel 1477 e morto nel 1510. La
scarsità delle notizie biografiche, che si riferiscono in gran
parte a opere ora perdute, insieme alla grande importanza
storica della sua arte, subito riconosciuta dai contemporanei,
hanno fatto sì che la ricostruzione della sua personalità sia
stata in ogni tempo prospettata diversamente. Importanti per la
ricostruzione storica di Giorgione sono gli appunti di M.
Michiel. Opera indubbia di Giorgione sono oltre agli affreschi
del Fondaco dei Tedeschi: Giuditta, Madonna in trono fra i ss.
Liberale e Francesco, Laura, Venere, Tempesta. Giorgione esordì
probabilmente con opere quali: l’Adorazione dei pastori,
l’Adorazione dei Magi, la Madonna col Bambino, la Giuditta, la
Laura, la Prova del fuoco. Nella Tempesta, una delle sue
maggiori opere, il colore è ricco e profondo,
l’interpretazione del soggetto è basata su un senso nuovo del
paesaggio e dei rapporti tra esso e la figura umana. Alla fine
della sua breve esistenza, Giorgione forse volgeva verso modi
sempre più nuovi, verso una pittura tutta colore, quasi a
macchia, indicando la via del giovane Tiziano. Sono di discussa
attribuzione a questo ultimo periodo due mezze figure di pastori
nella galleria Borghese di Roma, alcuni ritratti, il Concerto
degli Uffizi, considerato dalla maggioranza degli studiosi
opera di Tiziano, il Concerto campestre del Louvre, forse di Tiziano, ma attribuito anche a
Sebastiano del Piombo, l’Adultera
di Glasgow e altre
opere in cui è difficile separare la personalità di Giorgione
da quella del giovane Tiziano. |