Lo stile barocco dà grande importanza ai valori
prospettici e di chiaroscuro, prediligendo gli effetti drammatici e le
proporzioni monumentali.
Un grande artista del seicento è
Gian
Lorenzo Bernini, architetto, scultore, pittore. La prima opera che
ha realizzato fu per papa Urbano VIII è il Baldacchino di San Pietro
in Vaticano, un apparato scenico dove si fondono architettura,
scultura, decorazione. Nel 1629 ottenne la commissione del Palazzo
Barberini e dal 1658 si dedicò alla costruzione della Chiesa di
Sant’Andrea al Quirinale, esempio prestigiosi del barocco, per gli
stucchi, la ricchezza dei particolari e per gli effetti di dilatazione
spaziale. Di notevole importanza è il colonnato di San Pietro, in
Vaticano in cui le poderose colonne doriche, ordinate in quadruplice
fila, sembrano dilatarsi man mano che si procede verso la basilica.
Altro architetto dell’età barocca fu Francesco Castelli detto il
Borromini;
le sue opere più importanti furono realizzate tutte a Roma, sono: il
Chiostro, gli ambienti conventuali e la chiesa di San Carlino alle
Quattro Fontane, l’Oratorio e il Convento dei Filippini, il restauro
e la trasformazione di San Giovanni in Laterano; la Chiesa di
Sant’Ivo alla Sapienza e la Chiesa di Sant’Agnese in Piazza Navona.
A Torino
Guarino Guarini progettò la
Consolata e il Palazzo Carignano.
Di questo periodo sono il Palazzo del Louvre e la
Reggia
di Versailles in Francia.
A Bologna operò
Annibale Carracci, che fu
chiamato dal Cardinale Farnese per affrescare il palazzo di famiglia:
il “Trionfo di Bacco e Arianna” è visibile al centro della volta
della galleria. Nella galleria di Dora Pamphili di Roma si può
ammirare la “Fuga dall’Egitto”.
A Bologna operò anche
Guido Reni, le
opere più celebri furono: la “strage degli innocenti” a Bologna;
l’”Aurora”, affrescata nel casino Rospigliosi a Roma;
“Atalanta e Ippomene” a Napoli.
Un artista di grande interesse fu Michelangelo Merisi detto anche
Caravaggio,
dal nome del suo paese natale. Egli richiamò allo studio della natura
e al rispetto del vero e rappresentò la realtà impiegando forti
contrasti di luce e ombra, funzionali ad accentuare la drammatica
delle immagini.
Orazio Gentileschi,
nato artisticamente nel manierismo, subì, l'influenza di Caravaggio,
del quale peraltro fu amico; dotata di straordinarie capacità artistiche e
dotata di una personalità unica fu sua figlia
Artemisia
Gentileschi, doti queste che la fecero entrare
in contatto con committenti
illustri, tra cui il Gran Duca Cosimo II de’ Medici, il re Carlo I e
la regina Maria Henrietta d’Inghilterra. In campo europeo vanno ricordati
Rubens,
Van
Dick,
Velasquez e
Louis Le Nain.
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