Giovanni Segantini,
(Arco, Trento 1858 - Schaffberg, Engadina 1899), pittore italiano che
partecipò in modo del tutto autonomo e originale al divisionismo e la
cui opera è sostanzialmente legata alla tematica della natura. Frequentò
l'Accademia di Brera, dove ebbe modo di conoscere i pittori della
scapigliatura. Dal 1881 al 1886 visse a Pusiano, in Brianza, dove si
concentrò sulle scene di vita contadina dipingendo, tra l'altro, ampie
tele panoramiche. Infine, a partire dal 1886, si ritirò in Svizzera.
Furono questi gli anni in cui, accostandosi al divisionismo, cominciò ad
applicare lunghe pennellate di colore puro direttamente sulla tela
invece di impastarlo sulla tavolozza. Segantini sentì l'importanza del
divisionismo per meditare sulla luce e sulla verità della
rappresentazione e allo stesso tempo lo utilizzò per avvicinarsi al
simbolismo, interpretato in maniera personale e diretto sempre più verso
quadri di paesaggio alpino visti in chiave panteista, nei quali il
simbolo arriva ad assumere un valore sacrale, quasi religioso. Tra le
sue tele si ricordano: Alla stanga (1886, Galleria nazionale d'arte
moderna, Roma), Le due madri e L'angelo della vita (1889 e 1894,
Galleria d'arte moderna, Milano), La raccolta del fieno e l'incompiuto
Trittico della natura (1890-1898 e 1896-1899, Museo Segantini, Sankt
Moritz).
a cura di Roberta
ed Alessia
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