Nel
novembre del 1840 nasce a Parigi Claude Monet, figlio del
droghiere Claude Auguste e di Louise Justine. A 15 anni, dopo
essersi trasferiti per motivi economici, disegna le prime
caricature che vengono apprezzate dai personaggi di Le Havre
che comprano i suoi schizzi. Riesce così a guadagnare
una certa somma e a farsi conoscere solamente usando matita e
carboncino. Monet a 16 anni studia disegno sotto la guida di un
discepolo di David, ma più importante è l’amicizia con
Eugene Boudin che diventerà suo maestro. Nel gennaio del 1857
muore la madre del pittore e ne sostituisce il posto la zia
Lecadre. Due anni dopo si trasferisce a Londra grazie ai soldi
ricavati con le sue caricature. Con il maggio del 1860 finisce
la sua carriera di caricaturista, in aprile comincia a dipingere
paesaggi. Nell’autunno verrà chiamato a prestare il servizio
militare in Algeria ma
verrà rimandato a casa per motivi di salute. Negli anni
successivi Monet dipinge en plein air nella foresta di
Fontainebleau e, trasferitosi
nella cascina Saint-Simeon con Boudin, Jongking e Bazille,
dipinge la veduta della scogliera dalla cascina. Due dei suoi
quadri rappresentanti la scogliera sono “Scogli a Belle-Ile”
e “Tempesta a Belle-Ile”. Nel 1865 espone per la prima volta
al Salon e ottiene un discreto successo con il dipinto “La
foce
della Senna a Honfleur” entusiasma un direttore di un famoso
giornale dell’epoca. Dopo aver visto le sue tele esposte al
Salon, parte per Chailly; Si stabilisce all’albergo Lion-d’or
dove lavora a numerosi studi per realizzare la “Colazione
sull’Erba”, in cui poseranno il suo amico Bazille e Camille
Doncieux (che gli sarà compagna per molti anni). In tale
occasione riceve la visita di Courbet: il maestro del realismo
vuole vedere questo dipinto all’aperto e il giovane che
dipinge cose diverse dagli angeli. Ma lo critica severamente e
la composizione non finita verrà pignorata per poter pagare il
debito della pensione. Nel 1866 è accettato al Salon e riscuote
un buon successo con il ritratto “Camille in abito verde”, e
viene segnalato da un famoso giornale come un pittore di
temperamento. Importate ai fini successivi è l’altra opera
esposta St. Germain l’Auxerrois dipinto da una terrazza del
Louvre. La pennellata è già impressionista, ma manca ancora
un’unità di visione tra le case troppo ferme e le foglie
mosse dal vento. A Ville d’Avray inizia a dipingere su una
grande tela “Donne in Giardino”, completamente eseguito
all’aperto, e solamente terminato in studio servendosi di un
unico modello per le quattro figure femminili, Camille, che
successivamente gli verrà comprato da Bazille essendo stato
rifiutato al Salon del 1867.In estate lascia Ville d’Avray
dopo aver fatto a pezzi duecento tele per sottrarle ai crediti ,
e in autunno si reca a Sainte-Adresse e dipinge “Terrazza sul
Mare”. Tra gennaio e febbraio del 1867 dipinge paesaggi
invernali vicino alla cascina di Saint-Simeon. Lavora e ben
venti dipinti, figure, giardini, regate e vedute di Le Havre. In
giugno Camille aspetta un figlio da lui, ma per lavoro deve
andare con Bazille e Renoir a Parigi. L’8 agosto nasce il loro
bambino Jean. Al Salon del 1868 viene accettato al Salon “La
Nave che lascia il porto di Le Havre”, e ancora una volta
viene criticato dai giornali positivamente. In maggio soggiorna
a Fécamp con Camille e Jean, nel tentativo di lavorare lontano
dalle preoccupazioni e
dalle distrazioni della capitale. Ma i creditori lo inseguono
anche lì, così si trasferisce a Etretat, dove viene aiutato
economicamente dal commerciante Gaudibert, che ha in lui molta
fiducia e gli acquista delle tele oltre a commissionargli il
ritratto suo e della moglie. In giugno, sopraffatto dai suoi
debiti, Monet tenta il suicidio ma l’amicizia di Gaudibert gli
è di grande aiuto; rasserenato dipinge “La Colazione”.
Negli anni successivi si susseguono gli alti e i bassi nella sua
vita: nel 1870 si sposa con Camille Doncieux, nel loro viaggio
di nozze in Norvegia incontrano la guerra e sono costretti a
nascondersi a
Londra; nel 1871 viene informato della morte del padre e ritorna
in Francia e pochi mesi dopo viene informato anche della morte
del suo grande amico Bazille; nel 1873 viene allestisce uno
studio galleggiante ad Argenteuil dove si
stabilirà fino al 1878 quando dovrà lasciarlo per sfuggire dai
creditori. Ma nel corso di questi anni il suo bagaglio culturale
cresce notevolmente, e in questo
periodo dipinge famosi quadri come: “Mulini in Olanda”,
“Mulini di Zaandam”, “Impressione, Sole Nascente”,
“Colazione in Giardino”, “La Gazza”, “Carnevale al
Boulevard”, “Boulevard des Capucines”, “La Senna ad
Argenteuil”. Nel 1874 e nel 1876 vengono inaugurata la 1ª e
la 2ª mostra del gruppo di pittori impressionisti di cui le
maggior parte delle opere sono sue. Nel 1879, a l’età di 32
anni, muore Camille in un inverno durissimo, ma 2 anni dopo si
innamora di Alice Hoschedé (anche lei con dei figli e con la
sofferenza del marito morto). Quattro anni dopo Monet riesce a
sistemare la sua situazione finanziaria con una mostra personale
con 50 opere e riesce a riparare gran parte dei debiti che aveva
accumulato. In questi anni e negli anni successivi dedica i suoi
studi su vari paesaggi e cambia continuamente alloggio fino a
quando acquisterà la casa e la proprietà di Giverny e
incomincerà i lavori per la costruzione dello stagno dove
seminerà le ninfee. Nel giugno del 1889 espone ben 150 dipinti
a Petit: è una mostra antologica che presenta l’opera di
Monet dal 1864 al 1889. Nel 16 luglio 1892 viene celebrato il
matrimonio con Alice e la sua gioia viene rappresentata in tanti
dipinti. Ma la gioia dei due sposi viene presto turbata dalle
morti di molti loro amici e parenti: fra questi ci sono anche
una figlia da parte di Alice e il suo caro
amico e contemporaneo Alfred Sisley. La sua tristezza è
evidente anche nelle sue tele; Verso le fine del 1899 incomincia
il ciclo di “Ninfee” che continuerà a rappresentare per
tutto il resto della sua vita. Gli anni passano e continuano a
morire molti suoi conoscenti e coetanei (muore nel 1903 Camille
Pissarro), ma continua a viaggiare e ad esporre le sue tele in
mostre e ad organizzare esposizioni. Nel 1904 perde la vista ad
un occhio in un incidente. Nel 1911 lo abbandona anche Alice che
verrà sepolta nel cimitero di Giverny e pochi anni dopo anche
il suo primogenito Jean, e con la morte di Degas e Renoir perde
tutti i suoi amici dell’atelier Gleyre; così Monet continuerà
a vivere in completa solitudine con la vista che peggiora sempre
di più fino al punto di costringerlo a smettere di dipingere nel 1922. Due anni dopo
si sottopone ad una operazione all’occhio che gli porta
qualche beneficio e riesce a completare molte delle opere
incomplete. Il 27 novembre 1926 gli viene data la notizia di un
tumore che lo spegnerà il 6 dicembre. |