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DonatoBramante    
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Conosciuto come un movimento artistico essenzialmente anglo-americano, la pop art sorge in Gran Bretagna negli anni '50 al termine della Seconda Guerra Mondiale. In reazione al soggettivismo dell'espressionismo astratto ( movimento che si svolge parallelamente alla Prima Guerra Mondiale), la pop art ha indirizzato il suo interesse verso la cultura popolare basata sulle immagini della vita urbana quotidiana e dei mass media(fumetti, pubblicità, oggetti industriali). Sono fantasia e sofisticatezza che caratterizzano gli artisti inglesi, dagli scultori come E.Paolozzi ai pittori come J. Tilson. Preceduta dal neodadaismo di J.Johns, Roy Lichtenstein e R.Rauschenberg, dagli assemblaggi di  E. Kienholz e dagli happenings , la pop art americana si afferma all'inizio degli anni '60 con una tecnica fredda e impersonale. Questa tecnica prendeva spunto dalla neutralità degli oggetti di consumo quotidiano enfatizzati nelle dimensioni o nella colorazione. Si ingigantiva il banale trasformando in sculture popolari tubetti di dentifricio e mollette per panni. Oppure si realizzavano in materiale morbido interruttori della luce e macchine da scrivere (Claes Oldemburg, pittura del 1929). Altri come Andy Warhol (1928/87) dipingevano personaggi famosi quali Elvis Preasly o Marilyn Monroe facendo riferimento alla società contemporanea. La meccanicità della ripetizione poteva anzi desemantizzare un immagine di per sé drammatica:è il caso dei simboli di morti o di lotta sociale che molti pittori raffigurafano come Orange Disaster(1963)e Race Riot (1964). Per quanto riguarda l'Italia gli artisti ad operare in questo campo furono prevalentemente romani: fra questi ricordiamo T. Festa, G. Fioroni, M. Shifano.

a cura di Daniele

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