Nacque
a Como nel 1888 e morì a Monfalcone nel 1916. Fu un architetto
italiano, la cui attività teorica e i cui progetti
influenzarono profondamente l'architettura moderna. Nel
1912, dopo aver studiato all'Accademia di Brera ed essersi
laureato in architettura, aprì un proprio studio a Milano.
Nel 1914 aderì al movimento futurista, guidato da
Filippo Tommaso Marinetti, espose le proprie teorie in un
“Messaggio” di introduzione alla mostra intitolata Nuove
tendenze e firmò, il “Manifesto dell'architettura
futurista”.
Influenzato
in parte dall'architetto austriaco Otto Wagner, si oppose alle
principali correnti dell'architettura europea; abbozzò
edifici
dalle semplici linee verticali, con pochi elementi decorativi, a
volte con degli ascensori esterni e collegati da strade
sopraelevate e da passaggi. I progetti e la posizione teorica ne
fanno un precursore dello Stile Internazionale e
dell'urbanistica degli ultimi decenni, improntata alla visione
di grandi centri metropolitani organizzati secondo
megastrutture. |